Descrizione
L'attuale Mulino Vecchio di Bellinzago è stato ricostruito nell'anno 1718, come riportato dalla data incisa nella malta sul muro rivolto verso la roggia Molinara.
Questa costruzione sostituiva quella preesistente, visto che il primo cenno della presenza di un mulino lungo la roggia Molinara, fatta scavare dagli Sforza nel 1484, è riportato in un inventario del 1545 dei beni di Ippolito del Mayno, feudatario degli Sforza a Bellinzago.
In seguito, nel XVIII secolo, la comunità di Bellinzago, avendo riscattato le pertinenze di carattere feudale, divenne titolare del mulino e delle sue attività.
Confiscato dal Demanio napoleonico, il mulino venne in seguito rivenduto più volte finchè nel 1925 venne acquistato dalla famiglia Ambrosetti, mugnai da diverse generazioni. Essi mantennero in funzione il mulino per sessanta anni conservando nel contempo un prezioso esempio di macinazione ad acqua, ricordo di un'epoca passata.
Nel 1985 il mulino è stato acquistato dal Parco Naturale della Valle del Ticino, che non si è lasciato sfuggire la possibilità di acquisire una struttura così interessante, con i meccanismi per le diverse fasi della macinazione ancora perfettamente funzionanti e in grado di produrre, per scopi didattici, una certa quantità di farina.
E' oggi un Centro Regionale di Educazione Ambientale meta abituale di scolaresche e di visitatori occasionali.
Questa costruzione sostituiva quella preesistente, visto che il primo cenno della presenza di un mulino lungo la roggia Molinara, fatta scavare dagli Sforza nel 1484, è riportato in un inventario del 1545 dei beni di Ippolito del Mayno, feudatario degli Sforza a Bellinzago.
In seguito, nel XVIII secolo, la comunità di Bellinzago, avendo riscattato le pertinenze di carattere feudale, divenne titolare del mulino e delle sue attività.
Confiscato dal Demanio napoleonico, il mulino venne in seguito rivenduto più volte finchè nel 1925 venne acquistato dalla famiglia Ambrosetti, mugnai da diverse generazioni. Essi mantennero in funzione il mulino per sessanta anni conservando nel contempo un prezioso esempio di macinazione ad acqua, ricordo di un'epoca passata.
Nel 1985 il mulino è stato acquistato dal Parco Naturale della Valle del Ticino, che non si è lasciato sfuggire la possibilità di acquisire una struttura così interessante, con i meccanismi per le diverse fasi della macinazione ancora perfettamente funzionanti e in grado di produrre, per scopi didattici, una certa quantità di farina.
E' oggi un Centro Regionale di Educazione Ambientale meta abituale di scolaresche e di visitatori occasionali.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Roggia Molinara - Valle del Ticno |
Telefono | 3293174848 (Ente di Gestione Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore) |
parcoticinolagomaggiore@pec-mail.it | |
Apertura | Al Pubblico: Dal 21 aprile, tutte le domeniche e festivi fino al 27 luglio e dal 7 settembre al 26 ottobre. Orario 14:30 -18:30. Gruppi e Scolaresche: Su Prenotazione via mail parcoticinolagomaggiore@pec-mail.it oppure al n. 3293174848 |
Pubblicazioni | Mulino Vecchio di Bellinzago: AA.VV.; Editore: Parco piemontese del Ticino- ENAIP Novara-Oleggio - 2001 |
Mappa
Indirizzo: Località Mulino Vecchio, 20, 28043 Bellinzago Novarese NO, Italia
Coordinate: 45°34'18,8''N 8°41'21,3''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
E' possibile parcheggiare la macchina nei pressi del Mulino o arrivarci in bicicletta o a piedi da Bellinzago Novarese.